Magnetic Island 10 febbraio 2006

Devo dire che ho dormito bene ma sono stato svegliato da dei rumori in strada, sembrava una motosega, poco dopo constato che realmente era una motosega, stavano potando gli alberi della spiaggia. Apro gli occhi ed ho due sorprese: la prima che Annalee dorme…l’altra è che dorme nuda!!!!....Vado a farmi una doccia …fredda…moooolto fredda!!! Come rientro in camera la trovo sveglia e non curante del fatto che era nuda…anzi no portava una mutanda minuscola. Imbarazzato al massimo cerco di vestirmi….ma è possibile, queste situazioni mi spiazzano! VAbè vedo che i problemi me li faccio solo io quindi cerco di essere il più naturale possibile…ma sicuramente non ci sono riuscito. Finito a vestirmi scendo a fare colazione, trovo Ivonne e Lucy, poco dopo arriva Marck e qualche minuto arriva Annalee. I due non si guardana, si salutano appena….azzo ma allora ha concluso. Aspetto di essere solo con Marck e gli faccio la domanda:” Allora? Marck ieri sera? Hai concluso?” Lui mi dice di no, che lei ha un ragazzo e che lui non vuole innamorarsi….COSAAAA? Ma sei geloso?...Innamorarsi ma se quella voleva solo avere un incontro ravvicinato con un irlandese!!! OK storia finita, le ragazze tornano e vediamo cosa fare. Visioniamo un volantino dove ci sono i modelli di macchina che si possono affittare. La macchina locale è la MOKE, almeno così mi pare di aver capito, una macchina da 4 posti con ruote basse ed aperta, praticamente una bagnarola con 4 ruote. Non puoi andarci a fare il fuoristrada e …secondo me è pericolosa. Optiamo per il fuoristrada, visto che vogliamo visitare la parte ovest dell’isola e lì ci si va solamente con il fuoristrada ma soprattutto perché siamo in 5. Aspettiamo quasi 1 ora che la signora dell’agenzia ci venga a prendere. Arriva con una MOKE rosa. Ho passato i 7 chilometri più atroci della mia vita. Per andare a prendere il fuoristrada la signora dell’agenzia ci è venuta a prendere per portarci poi nella zona dell’attracco dei traghetti che appunto è lontana circa 7 chilometri da dal Meggie. La strada costeggia la scogliera ed è tutta curve. La signora con la MOKE ha percorso quella strada in modo assurdo, cuve velocissime, tagliava la strada manco fosse ad una gara di formula uno. Una cosa da provare, lì ti rendi conto che se con quella macchina hai un incidente non hai nessuna probabilità di salvarti. Arriviamo sani e salvi…un po più bianchi in faccia di quando siamo partiti ma felici di essere arriva. Prendiamo una Terios della DAIHATSU. Io la volevo cabrio, memore di una di quelle mie solite fantasie venutami girando la Sardegna e pensando cosa fosse stato se l’avessi fatto con un fuoristrada cabrio, ma Marck dice che è meglio di no. Vabè cmq sia girare per una isola australiana con tre ragazze ed un ragazzo non è che sia male come avventura. E’ piccolina come macchina, non so se ci stiamo in 5, grigio metallizzata, 50.000 chilometri, dentro è quasi nuova. Come al solito posso guidarla solo io perché ho la patente da più di 5 anni ed ho sopra a 21 anni. Costo totale per 24 ore di affitto 84 dollari australiani. Si parte per tornare a prendere le ragazze. Si guida bene la macchinetta. Fa molto caldo e l’aria condizionata l’apprezziamo molto. Visto i lavori di potatura degli alberi dobbiamo parcheggiare distanti dal Maggie ed andare a chiamare le ragazze facendoci una piccola camminata. In Australia quando si devono fare dei lavori che possono incidere sul traffico vengono messi prima e dopo dei lavori due omini con un cartello e delle radio con cui gestiscono il traffico. In ogni occasione di working in progress (Speriamo di averlo scritto bene) li ho trovati. Le ragazze sono al settimo cielo per la giornata in fuoristrada, speriamo bene. Prima fermata Alma Bay. Bellissima baietta a metà strada tra Horseshoe Bay e l’attracco dei traghetti. Anche qui il prato con gli alberi arriva a pochi metri dalla spiaggia, ci sono barby liberi per chi vuole cucinare. In Italia avrebbero vita breve invece qui ti danno la possibilità con una moneta di riscaldare una piastra di acciaio inox e cuocere tutto quello che vuoi, attaccato al barby c’è un lavabo dove poi lavi la piastra o prendi l’acqua per quello che ti serve, tutto sempre pulitissimo e funzionante. Ad Alma Bay volevo fare il bagno, l’acqua è cristallina ed il paesaggio attira. Desisto perché non ci sono barriere protettive e sia sulla spiaggia (morte) ma soprattutto nell’acqua ci sono una marea di meduse di tutte le dimensioni e colori…stranamente c’è chi però il bagno lo fa…cavoli loro. La baia è costeggiata da formazioni granitiche. Con Marck ed Ivonne decidiamo di fare una camminata, io, come al solito, vado a piedi nudi e sul granito a momenti mi ustiono i fettoni, al ritorno corro invece di camminare. Decidiamo di comprare il necessario per un pic-nic da fare dove?....ma a pic-nic Bay. Anche questa baia è curatissima dall’aspetto floreale, bellissimi alberi ed un prato rasato da fare invidia allo stadio di San Siro. MI offrono il pic-nic perché ho offerto loro la carbonara la sera precedente. Mangiamo dei formaggi all’aglio ed alle erbe…non so cosa siano ma mangio. Ci sono molte formiche e decidiamo di finire presto di mangiare e raggiungere West Point, la parte più a ovets dell’isola, raggiungibile solo in fuoristrada. Fa molto caldo ed il collo ricomincia prudermi. Lungo la strada ad un certo punto incontriamo un cartello con la scritta di stare attenti al DIP. Chiedo se qualcuno sa cosa sia un dip…nessuno lo sa. Lo scopriamo dopo poco quando voliamo tutti e 5 in aria.. Il DIP è il canale di scolo delle acque che attraversa la strada, il primo era piccolo e poi non visibile, gli altri, affrontati in maniera molto più cauta, sono molto grossi e quasi dei torrenti. Il paesaggio è arido, più si avanza e più fa caldo, si trovano solo mangrovie. In alcuni punti la macchina ha qualche difficoltà anche con il 4x4 inserito vista la sabbia che c’è….e le donne incominciano a dire come dovrei guidare o fare le manovre. Arrivo a minacciarle di farle scendere. Arriviamo alla spiaggia, desolata, caldissima. Ogni tanto l’acqua intrappolata dal bosco di mangrovie alle nostre spalle viene in superficie di colpo e crea dei rigoli. La parte ovest è meno ventilata, forse perché protetta dall’isola ad est ed ad ovest dalla terra ferma. C’è poco da vedere, facciamo altre due tappe in altri due punti interessanti e torniamo verso il Maggie. Ci sono altre baie da visitare ma mentre Ivonne e Marck sono decisi a vederle, Lucy e Annalee sono stanche e vorrebbero andare in ostello. A questo punto intervengo io che mi offro di riportare Annalee e Lucy in ostello mentre gli altri due vanno a visitare una delle tante baie. Consegnate scaricate le due ragazze e ripresa la coppia di esploratori ci avviamo in una baia dove ci dicono che c’è un signore che offre da mangiare a dei Rock Wallabies e questi si fanno vedere. Arriviamo nel luogo che ci è stato indicato e troviamo anche il signore che sta stendendo foglie di non so cosa e sparpaglia dei semi strani…uno ad uno vediamo uscire dalla boscaglia i Wallabies…piccoli, carini, alcuni hanno paura ma altri sono più sfacciati e mangiano anche dalle mani del signore. Ivonne è estasiata e chiede se puo anche lei dargli da mangiare…ci riesce ed è felice come una bambina. Al ritorno decido di farla guidare io e marck la prendiamo in giro dicendogli continuamente di andare piano e di stare attenta. Sono le 19.00 il sole sta quasi calando e ritorniamo al Maggie. Puzzo e sono sudato…decido di andare a fare un bagno al mare…..da dio, l’acqua è bellissima, calda, mi rigenero di tutta la fatica e la stanchezza. Sto in acqua quasi fino a che non fa buio. Torno in camera e trovo Annalee…nuda come al solito. OK vado a farmi l’ennesima doccia fredda. Si scende al Jeko il ristorante annesso al Maggie. Mi offrono anche la cena, non so cosa sia, mi sembrava del riso con delle cose strane all’interno. Queta è la sera più bella che ho passato dal punto di vista socio-linguistico-rilassante in Australia. Ho chiacchierato, bevuto e divertito con tante persone fino a tardissimo, fino a vedere sorgere il sole, tutti sulla spiaggia, veramente fenomenale. Stanchissimi andiamo a dormire, in camera non ho combinato niente di cui ci sia da vergognarsi ma meglio sorvolare e mettere come fanno in molti un bel OMISSIS.

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