Blue Mountain 24 gennaio 2006

Mi sveglio dopo una notte passata un po così. Il signore anziano ha scorreggiato tutta la notte…fortuna che non puzzavano. Faccio il ceck-out e lascio l’ostello che resterà il migliore di tutto mio breve viaggio in Australia. Riprendo il treno, la discesa verso Sydney è a dir poco piacevole ma c’è una cosa…il tempo in città è di merda come al solito. Arrivo al YHA Central Raylway. L’ostello è attaccato alla stazione centrale, molto comodo per i mezzi pubblici, hai i bus, i treni e la metro vicinissimi. E’ posto all’inizio di George St. vialone dove trovi di tutto e soprattutto è la strada che arriva nel cuore della città. L’ostello ha una piccola piscina, una bella cucina attrezzata, uno spazio comune carino, forse il refettorio che è rappresentato da un unico ed immenso tavolo non è grande ma non l’ho trovato mai completamente pieno. Di simpatico ci sono alcune stanze ricavate in alcuni vagoni. I bagni sono puliti e le stanze capienti….ma l’atmosfera non è come quella del YHA Blue Mountain e soprattutto non raggiunge l’eccellenza di quell’ostello. E’ ora di pranzo e mi preparo degli spaghetti, manco a dirlo, da favola. Questa volta evito il peperoncino perché incomincio ad avere problemi di fuoco in alcune parti del corpo…e fortuna che non soffro di emorroidi!!!! Mentre mangio ho alla mia destra un ragazzo che mangia una cosa stranissima: una specie di frittata fatta di verdure varie, uova, pane in cassetta ed il tutto lo accompagna con fette di pane spalmate di burro e marmellata, mi giro dall’altra parte. Gironzolo un po per l’ostello, moti stranieri e come al solito manco n’italiano. Devo restare qui due notti, il 27 a mattina dovrei ripartire e forse in compagnia di Saretta, ragazza veneta conosciuta sul forum di Tripluca. Si dovrebbe andare insieme verso nord facendo la costa est dell’Australia, ci dobbiamo incontrare e pianificare il tutto. Riesco a dormire di pomeriggio, non mi succedeva dai tempi del Globe, sarà l’area di Sydney? Giro a piedi e mi vado a ficcare in una traversa di Gorge St., non l’avessi mai fatto mi sono sentito in imbarazzo. Non so che zona sia ma ero uno dei pochi europei in mezzo a tutti asiatici. Giuro non ne ho mai visti tanti tutti insieme. C’è un centro commerciale e ci faccio un giro dentro, vedo una pescheria fantastica, ci sono pesci di tutti i colori che non ho mai visto e mai mangiato in vita mia. Cmq la cosa che mi importa è che ci siano i gamberoni che ormai conosco e che mi piacciono da morire. Esco da quel quartiere ed entro in un internet point. Vado su un sito di notizie italiane. Notizie del giorno: strascichi della lite a domenica in e l’inizio del grande fratello……azz ma tu dimmi cosa mi sono perso!!!??? Torno in ostello cucino e nello scottarmi con una pentola mando giù un quintale di parolacce in italiano. Vedo che una ragazza che stava pulendo alle mie prime cento parolacce si gira di scatto, mi guarda e mi fa: “Italiano?” con uno stupendo accento romagnolo che al solo sentirlo mi fa venire la pelle d’oca. Gli rispondo di si e da lì incominciamo a farci una chiacchierata. Mi dice che è di Bologna è qui per studiare e la sera sistema le cucine di due ostelli per un totale di due ore di lavoro che gli bastano per pagarsi una camera in una casa a Bondy e per mettere da parte qualche cosa per far un bel viaggetto per l’ Australia…..ma quanto cavolo guadagna questa a pulire le cucine degli ostelli? La domanda che mi sono posto non avrà mai risposta, so solo che doveva essere sopra ai 120 AU$ visto che mi dice che tanto paga per la camera nell’appartamento. Mentre mangio lei finisce a pulire, si chiacchiera ancora un po e poi deve andare perché l’aspettano nell’altro ostello. La saluto, carina, non la rivedrò mai più…sig. Sala TV ci sono gli Australian Open. Ci sono circa 10 persone a vederli, tutti sbragati a terra su dei cuscinoni, un po scomodi ma se trovi la posizione giusta alla fine ci stai. All’improvviso uno degli ospiti inizia a russare. Panico. Incominciamo a fargli tutti i versi possibili: dal furlo dell’argentina al picchio canadese…niente da fare. Ad un certo punto mi alzo e gli urlo nell’orecchio…niente allora dico in italiano: “ E’ morto!!!” non so se il tono non so se capivano l’italiano ma sono scoppiati a ridere tutti. Al suono delle risate si è svegliato anche il tipo che mezzo anchilosato si alza e ci guarda come per dire: “Ma guarda sti deficenti”….si mette a posto la maglia e se ne va. Per la cronaca Federe aveva vinto l’incontro. Vado a letto ma so che sarà una nottata nera. Camera da 8 piena e l’aria condizionata dritto in faccia…mi tocca dormire sotto al lenzuolo….poi alla fine mi rigiro completamente.

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